Estero

Tutta l'ambizione di Pop Smoke in ''Shoot For The Stars Aim For The Moon''

Il disco postumo amplifica i nostri rimpianti.

Articolo di
Eugenio Ronga
on
30
-
07
-
2020
Era uno nuovo, ma la mia sensazione quando ci parlavo era quella che stesse nella scena giĂ  da 3 anni.

Questo scampolo di intervento che Quavo ha rilasciato per i lNY Times rappresenta quello che, mi sento di dire, abbiamo provato un po’ tutti vivendo l’ascesa fulminea di Pop Smoke nel 2019.

Il 19 febbraio di quest’anno, una rapina andata a finire nel peggiore dei modi – lontano dalla sua Brooklyn – nella casa di Los Angeles dove soggiornava, ha stroncato vita e carriera di un rapper che da New York stava conquistando radio e mezza industria musicale.

Il suo primo album postumo, Shoot For The Stars Aim For TheMoon, è figlio della volontà della famiglia e di di 50 Cent su tutti, di voler continuare la sua legacy e di rendere onore Pop Smoke per quello che ancora poteva offrire.

Le premesse per il successo

50 Cent non avrebbe permesso un sacrilegio per il suo protégé. E infatti Shoot For The Stars Aim For The Moon è costruito, per la sua totalità con la cura e l’attenzione dell’album che presumiamo avrebbe consegnato Pop Smoke. 50 ha portato ancora di più l’attenzione sul ragazzo di Canarsie, Brooklyn e ha chiamato a raccolto accentratori con Roddy Ricch e Quavo, senza però snaturare le collaborazioni già previste – Tyga e KAROL G, per esempio.

Curtis si è fatto carico delle responsabilità di essere il produttore esecutivo di un lavoro impegnativo, sia dal punto di vista tecnico sia emotivo, e l’ha fatto perché nella musica e nelle parole di Pop ci vedeva sé stesso, ma 20 anni prima. Tutta la questione sulla cover di quest'album con Virgil Abloh fa capire quanto ci tenesse.

L’attitudine sulla traccia – ma anche fuori, è prevista l’uscita di un film che lo vede protagonista – il timbro vocale e la voglia di esplorare terreni diversi dal rap classico sono i fattori che di più accomunano 50 a Pop. Questo freestyle alla trasmissione radiofonica L.A. Leakers conJustin Credible e DJ Sourmilk racchiude un po’ tutto.

SFTSAFTM esce con queste premesse il 3 luglio ’20, mentre la deluxe edition il 20 (giorno del compleanno di Pop), pronto a segnare una spaccatura da Meet The Woo 1&2.

 

Il nuovo suono di Brooklyn

A maggio del 2017 Sheff G pubblica No Suburban – diss track nei confronti di 22 Gz, e ridefinisce il concetto di drill – e introduce nel gioco la Brooklyn drill. Il produttore di quella leggendaria traccia è AXLBeats, lo stesso producer che ha aiutato, poi,Pop Smoke nel definire il suo stile.

AXL è presente anche in Showin Off Pt.2 – con il feat di Fivio Foreign – inserito nel repack di SFTSAFTM. Il motivo per cui il produce rlondinese è incluso solo nella seconda versione dell’album è chiaramente per la volontà di dimostrare nella prima parte la versatilità e tutte le capacità al microfono di Pop, lasciando alla seconda uno stile più autentico.

La separazione tra i due progetti – che si possono definire tali dato che nella deluxe si aggiungono 15 brani ai 19 già presenti – è così netta che sembrano uscire da due mondi completamente differenti. La drill neyorkese, lo stile crudo e le collaborazioni con membri Woo (e rapper drill più nello specifico) sono la linea di SFTSAFTM deluxe. L’unica eccezione è Paranoia, traccia che vede Gunna e Young Thug come ospiti e che banalmente è stata rimandata per la noiosa questione avvenuta tra Thugga e Pusha T – che avrebbe dovuto partecipare. Lo stile mette più a loro agio i due rapper di Atlanta e il risultato non è di certo malvagio.

Il corpo principale dell’album, invece, è come si diceva più esemplificativo della voglia di Pop di spaziare tra sonorità diverse, ma sempre mantenendosi su una certa linea di comfort. Se andiamo ad analizzare i brani più ricercati come Gangstas, Yea Yea e Got It On Me, l’influenza di 50 Cent è enorme. Lasciando da parte Got It On Me – che riprende il ritornello e campiona Many Men – gli altri due pezzi (ma anche il mood generale) – rende evidentissima l’idolatria sviluppata da Pop, come ancora di più l’evidente capacità di non risultare una copia carbone ma una versione aggiornata.

Avventure che vanno nell’R&B si trovano in What You Know Bout Love e Something Special. Le linee melodiche e il range vocale di Pop sorprendono non poco – soprattutto dato che è così caratteristico il suo tono scuro. L’introduzione di testi più leggeri e d’amore è anche questa non indifferente e soprattutto vincente.

Vincente perché nonostante tutto, la cassa spinge e come in brani come 44 BullDog, Make It Rain e Tunnel Vision, che riportano il rapper di Brooklyn in un ambiente più familiare. In particolare, da sottolineare la strofa registrata direttamente dalla cella di Rowdy Rebel in Make It Rain. Il compagno fraterno di Bobby Shmurda si esibisce in barre di rara aggressività, accompagnate dall’audio distorto e malconcio del telefono della prigione che lo ospita dal 2014.

Gli scivoloni ci sono però. Quando si allontana 808Melo dalla cabina di regia, il prodotto finale non è proprio d’elité. La massiccia presenza di Quavo (presente in ben 3 tracce) e un discutibilissimo feat di Future rovinano un po’ il mood del progetto, portandolo su delle sonorità un po’ troppo tendenti alla trap. Così come DaBaby e Lil Baby sembrano stare in For The Night solo per gli streaming. Anche gli esperimenti Lil Tjay e King Combs sono riusciti un po’ a metà, pur dando il fattore sorpresa ad un album veramente molto lungo.

 

Il rimpianto di cosa poteva essere

Shoot For The Stars Aim For The Moon probabilmente è più dannoso che benefico per fan e industria musicale. Non perché 50 Cent abbia rovinato un prodotto che sembrava già quasi compiuto, ma perché fa restare con un grandissimo dubbio tutti gli ascoltatori. Cosa sarebbe potuto essere Pop Smoke in questi anni per il mondo hip hop mondiale?

In un anno ha completamente stravolto la scena musicale statunitense e ridato linfa vitale a quella britannica (di riflesso). Il futuro sarebbe stato roseo senza dubbio alcuno e quest’album non ha fatto solo che confermare il grandissimo talento di un ventenne con la voglia di cambiare il mondo – oltre a vendere più di 250.000 copie.

Pop Smoke è arrivato è ha cambiato il gioco. Pop Smoke è arrivato e ha mostrato a tutti una nuova vibe. Capisci, un nuovo suono, una nuova vibe, un movimento completamente diverso

 

In questo articolo:
Share this article:
Autore:
Eugenio Ronga

Clienti

Iscriviti alla newsletter

Grazie per esserti iscritto alla nostra newsletter!
Oops! Qualcosa è andato storto durante l'iscrizione.