Chadia Rodriguez e il progetto "Bella così"
“Piacere, mi chiamo Donna” così Chadia Rodriguez dà inizio al nuovo singolo “Bella così”. Un singolo, ma anche qualcosa di più. Un inno di forza e incoraggiamento a tutte quelle donne che non si accettano per come sono, a quelle che guardandosi allo specchio si sentono sempre sbagliate, a quelle che quando camminano per strada sentono gli occhi del pregiudizio addosso e le critiche alle spalle. Un singolo che fa anche parte di un progetto più ampio per combattere la violenza, il cyber bullismo e il body shaming. E Chadia ne può parlare perché l’ha vissuto e lo vive quotidianamente sulla sua pelle. Sottolinea la difficoltà e complessità di dover affrontare tutto ciò, ma allo stesso tempo dice a tutti coloro che lo hanno provato o lo stanno provando, che ci si può e ci si deve accettare per quello che si è, perché la nostra diversità è la nostra unicità e perché: “c’è sempre qualcuno che ti aspetta e ai suoi occhi sei perfetta”.
Le ho voluto subito chiedere qual è il messaggio che ha voluto trasmettere con questo progetto e come è avvenuto l’incontro con le ragazze delle quali ha raccolto e raccontato le storie. Storie di fragilità, storie delicate e complesse, ma soprattutto reali. “Il progetto è nato dalla mia esperienza personale, da ciò che mi raccontavano le mie fans e da storie di mie amiche e persone che conosco”, mi rivela. “Bella così” non sarebbe mai potuto nascere due o tre anni fa. C’è voluto un percorso personale e musicale e dovevo crescere. E’ un argomento delicato ed è difficile mandare un messaggio di sicurezza e di forza. Sono contenta del risultato finale: siamo riusciti a creare qualcosa di davvero bello”.
“E oggi, guardandoti allo specchio, riesci a dirti “sei bella così”? le domando. “Sì, sinceramente” mi dice con sicurezza. “C’è voluto tanto: sacrifici, pianti, depressione. Ne ho passate veramente tante, ma ora sono soddisfatta della persona che sono diventata e di come mi vedo. Io amo i miei difetti. Molti mi definiscono aggressiva, so di essere sfacciata e so di dire sempre la verità, ma se provassero a parlare con me si renderebbero conto che lo sono perché è il mio modo di difendermi. Io ci ho messo tanto ad arrivare a ciò che sono ora: il vero e unico segreto è amare se stessi.”
Nell’EP “Avere 20 anni” Chadia ha messo tutta se stessa, ha iniziato un percorso nel quale si è messa a nudo raccontando la sua storia e le sue fragilità. In particolare, con il brano “Sarebbe comodo” ha iniziato a far cadere quella corazza che la caratterizzava, che nascondeva le sue insicurezze, ma che come canta nel testo non le ha mai impedito di rialzarsi quando cadeva. Dunque, le ho domandato che ragazza era la Chadia del passato, quella del presente e come si immagina nel suo futuro. “Quella che ero prima è la stessa che sono oggi, sicuramente con una consapevolezza maggiore. Io sarò così anche quando avrò cento anni. Pirandello mi ha insegnato che ogni tipo di maschera è legato a un determinato tipo di espressione: a me non interessa usare maschere. Se io mi vado bene così, perché non dovrei andare bene alle altre persone? Di conseguenza, cerco sempre di mostrare la mia vera persona. Sono contenta del risultato finale e di tutti i traguardi e successi che sono riuscita a ottenere nella vita, nonostante io sia stata sempre insultata.”
Ascolta "Sarebbe comodo" di Chadia Rodriguez
Riallacciandomi proprio a quest’ultima parte, le domando: “come fai ad affrontare tutte le critiche che ricevi?” “All’inizio me le sono sempre fatta scivolare addosso, ma la gente non capisce che sono umana anche io, non sono una “bambola” a cui dici: “canta!” E aggiunge: “con il passare degli anni cresce il tuo senso di empatia, inizi a diventare più sensibile e cominci a chiederti perché le persone sono così cattive senza nemmeno conoscerti: questa è la cosa che mi dà più rabbia. Io non ho mai rifiutato una critica costruttiva e che mi faceva riflettere su ciò che stavo facendo, ma perché insultarmi e denigrarmi?” E conclude: “sono arrivata a questa conclusione: mi concentrerò solo sui messaggi postivi!”
“Devi soltanto sembrare te stessa, né una regina né una principessa, solo chi non ti ama ti vuole diversa”. Questa è un’altra delle frasi e dei messaggi che Chadia vuole mandare con “Bella così” per eliminare e allontanare quelle critiche così dolorose che nel video di “Sarebbe comodo” erano rappresentate metaforicamente dai coltelli. “Riesco ad essere me stessa con tutte le persone, non sono una capace di fare “buon viso a cattivo gioco”, non riesco a fingere e se qualcosa non mi va, non riesco a non dirla. Alcune volte mi rendo conto di essere troppo diretta e che dovrei stare zitta, ma non ce la faccio. Se, un giorno, i miei haters verranno a un mio live si renderanno conto della persona che sono”.
Due punti di riferimento nel percorso di Chadia sono stati sicuramente Big Fish, il quale ha curato molte produzioni dei suoi brani e Jake la Furia, con il quale ha anche realizzato alcuni brani come “3G” e “Torcida. Le ho chiesto com’è lavorare con due artisti di questo calibro e che cosa pensa abbiano visto in lei. “E’ un’emozione pazzesca!” comincia. “Forse hanno visto il mio modo di essere schietta, diretta e sincera. Nella musica c’è spesso la tendenza di voler sembrare una persona diversa e questi artisti non si rendono conto che c’è molta gente che li segue. Perché fargli credere che anche loro possono fare gli “sbruffoni” mostrando orologi e collane, senza niente in cambio?” E aggiunge: “abbiamo un mezzo e una possibilità per aiutare delle persone. Io quando mi sentivo sola e abbandonata avevo nella musica il mio unico rifugio.” E sul suo team conclude: “sono davvero contenta del modo in cui mi sostengono e mi aiutano a crescere ogni giorno: è anche grazie a loro che la Chadia di adesso è quella che è.”
Ascolta "3G" di Chadia Rodriguez, Big Fish (feat. Jake La Furia)
“E, in un mondo prevalentemente maschile come quello del rap, i tuoi colleghi ti hanno mai fatta sentire in difetto?” “Questa cosa non l’ho mai sentita perché io sono una che porta rispetto e che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno. Ho imparato a essere femminile e a usare questa cosa a mio favore”.
“Invece, per quanto riguarda le tue colleghe del mondo del rap: cosa ne pensi?” “Sono molto contenta che tante artiste mi hanno scritto e sostenuta. Ciò che mi dispiace è che si parla tanto di solidarietà femminile, ma poi tutte ambiscono ad essere la numero uno, come se ognuna di noi non lo potesse essere a modo proprio. Siamo tutte diverse e abbiamo stili diversi. Io il primo passo l’ho sempre fatto, non ci sono risposte, ma io ci ho provato!”
“Per salutarci, non mi resta che chiederti: cosa ci dobbiamo aspettare ora da Chadia?” “Ci tengo a precisare che “Bella così” non è solo una canzone o un videoclip. E’ un progetto molto più ampio. Ora mi voglio concentrare su “Bella così” e su tutte le ragazze che mi stanno scrivendo e i ragazzi che si stanno aprendo con me, raccontandomi un “pezzo” di loro. E di questo sono molto felice”.
Federica, Marina, Martina, Maya, Stefania sono solo alcuni dei tantissimi nomi di ragazze e ragazzi che nella musica di Chadia sono riuscite a trovare la forza di aprirsi, raccontarsi e intraprendere un percorso di accettazione e speriamo che un giorno ognuna di noi, guardandosi allo specchio potrà dire: “SEI BELLA COSI’”. Perché la Musica ha anche il potere di fare questo.
Ascolta "Bella così" di Chadia Rodriguez