Lo spettacolare video di “Cometa” fotografa perfettamente il clima che viviamo.
«Tutti coloro che dimenticano il proprio passato sono costretti a riviverlo». Con questa frase di Primo Levi si chiude lo spettacolare video di “Cometa” di Izi, feat Dosseh.
Il video si apre con immagini forti: notiziari di una guerra imminente, disastri ambientali, minacce nucleari e dittature naziste.
La descrizione è quella di un scenario apocalittico: una nuovo conflitto mondiale incombente e il pianeta reso invivibile dal livello dei rifiuti.
Vediamo prima Izi incatenato, costretto a guardare una sequenza di video che mostrano un mondo che cola a picco, senza che lui possa opporre alcuna resistenza. Le immagini poi ci riportano al 2032. Lo scenario è desolante. Qui Izi vaga sperduto in un paesaggio innevato, dove, alla fine, dopo un lungo e tortuoso cammino solitario, incontrerà Dosseh, rapper francese con cui aveva collaborato già in precedenza.
Il video di “Cometa” ha amplificato la valenza simbolica della traccia, ne ha esaltato le caratteristiche e rafforzato il suo impatto. È un prodotto spettacolare, sicuramente tra i video più belli ed impatto degli ultimi anni, che ha messo il sigillo su una traccia degno del miglior Izi.
Un lavoro, quello dei registi Simone Mariano e Federico Merlo, che fotografa perfettamente il clima che viviamo: massima allerta sulle condizioni ambientali e tensioni belliche internazionali. Quello rappresentato poi è un mondo che ormai si è autodistrutto, verso un punto di non ritorno.
Guarda ora Izi – Cometa feat Dosseh
Dopo “Aletheia“, uscito nel maggio del 2019, un altro lavoro di spessore e carico di significati per Izi; “Cometa” è il grido che prova a spezzare le catene che ci rendono impassibili e inermi di fronte al disastro; il suo disperato tentativo di portare luce in un futuro ormai compromesso che ci riporterà indietro.
In un passato che è quello dello stato brado, in piena decadenza, che ci ricorda una frase – attribuita forse erroneamente ad Einstein – nel quale il famoso scienziato avrebbe affermato «non ho idea di quali armi serviranno per combattere la terza Guerra Mondiale, ma la quarta sarà combattuta coi bastoni e con le pietre».